

Tutto ciò grazie alla brillantezza delvulcanico presidente Federico Gordini e dell’enorme proposta offerta alpubblico degli enonauti, stampa e horeca: svariate masterclass, serate a tema,rassegne e banchi di degustazione, eventi artistico-culturali, per un totale dicirca 300 in diverse location meneghine, come Palazzo Bovara, motore importanteper la Milano Wine Week stessa, assieme ad altri pregevoli luoghi, anche enotechee ristoranti.L’Italia del Gusto ha affrontato la primaparte di questa intensa settimana dove la cultura del vino è stata trasmessa inmaniera efficace, partecipando all’ottava edizione delle kermesse BottiglieAperte, anche quest’anno al Superstudio Più di Via Tortona e alla terzaedizione di Fermento, promosso da Fisar Milano.A Bottiglie Aperte erano presenti circa200 cantine italiane e non, con circa 900 etichette: Italia del Gusto haparticolarmente apprezzato i Rossi della Valpolicella e il Garganega Spumantedi Tasi di Tregnago (Vr), sempre dalla Valpolicella gli ottimi vini di TenuteSalvaterra di San Pietro in Cariano (Vr), i bianchi di Tai (Friulano) e PinotGrigio di Ornella Bellia della zona di Lison Pramaggiore (Ve),gli intensiFrappato e Nero d’Avola di Tenuta Valle delle Ferle dell’omonima contrada diCaltagirone (Ct), la Falanghina del Sannio Taburno Dop e Il Taburno SannioFiano Dop dell’Azienda Agricola Pietrefitte di Torrecuso (Bn) e i BianchiAbruzzesi da uve Pecorino e Passerina di Biagi di Colonnella, nel Teramano.Dall’estero, precisamente dal CantonTicino, gli eleganti Merlot Riserva di Valsangiacomo Vini di Mendrisio, parteintegrante di Ticinowine, con cui l’Italia del Gusto ha già collaborato inpassato. Per quanto riguarda Fermento, quest’annosi è svolto mercoledì 9 Ottobre c.m. ,in maniera più dinamica e innovativarispetto al passato, con una sede diversa (i suggestivi Chiostri di SantaBarnaba) e tanti eventi correlati, oltre a un bel banco di degustazione concantine da tutta Italia. L’Italia del Gusto ha partecipato dapprima allamasterclass sui vini argentini ( grandi Malbech da zone d’eccellenza), per poisoffermarsi su alcune cantine italiane presenti.Tra i rossi impossibile non menzionare ilGrumello Docg 2015 e il Prudenze Valtellina Superiore 2015 di Alberto Marsettidi Sondrio, l’Etna Rosso, da uve Nerello Mascalese all’80% e Nerello Cappuccioal 20% di Marchese delle Saline di Marsala (Tp), il Barbera d’Alba Doc Rinaldie il Dogliani Papà Celso dell’Azienda Agricola Abbona di Dogliani (Cn),ilPrimitivo di Manduria Gloria 2016 di Vigneti Reale di Lecce, ed infine ilMalanotte del Piave Docg 2015 e il Raboso Passito Dolce 2016 di Bonotto delleTezze, dall’omonima località trevigiana.Tra i bianchi invece sono stati ritenutidavvero caratteristici l’Alto Adige Riesling 2018 e l’Alto Adige ChardonnayRiserva 2016 di Weingut Schloss Englar di San Michele Appiano (Bz), il KernerAristos 2018 e il Sylvaner Aristos 2018 della Cantina Valle Isarco di Chiusa(Bz), il San Martino della Battaglia Monte olivi 2018 da uve Friulano di Cobuedi Pozzolengo (Bs), i stupendi Franciacorta Dosaggio Zero di Colline dellaStella di Andrea Arici di Gussago (Bs), per concludere col Verdicchio deiCastelli di Jesi Doc Classico Superore di Garofoli da Castelfidardo (An).Bottiglie Aperte e Fermento by FisarMilano sono stati 2 momenti di spessore nell’ambito della Milano Wine Week,dove winelovers e operatori del settore hanno potuto dileggiarsi con vinidavvero notevoli. Alessio DallaBarba

