La DOC Villamagna è stata riconosciuta con Decreto del 20/04/2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 09/05/2011. Si tratta di un vino rosso ottenuto dal vitigno Montepulciano almeno per il 95%, con una resa massima di 12 t/ha, proposto in due tipologie: Base e Riserva.
La tipologia Base deve avere un affinamento minimo di dieci mesi a partire dal 1° novembre dell’anno della raccolta e un grado alcolico minimo del 13%. La tipologia Riserva deve avere invece una maturazione minima di 24 mesi e una percentuale alcolica minima del 13,5%.
L’area interessata, di 85 ettari, comprende interamente il comune di Villamagna e parte dei comuni di Bucchianico e Vacri, in particolare la collina denominata “La Torretta”, in provincia di Chieti, in Abruzzo. Si tratta di terreni selezionati e vocati alla coltura della vite e dell’olivo, con esposizione a sud-est o sud-ovest e ad altitudini comprese fra 30 e 180 metri. Sono esclusi quelli esposti a nord e quelli lungo gli alvei dei corsi d'acqua Foro e Serepenne. L’orografica del territorio è caratterizzata da ampie colline assolate e ben esposte a Sud. Il tratto distintivo della zona è dato dalla combinazione di due tipi di terreni: sabbiosi-argillosi e calcareo-marnosi. I primi, che hanno spessore variabile a seconda della pendenza e dell’esposizione, apportano al vino sensazioni olfattive complesse, morbidezza e longevità; ai secondi si deve l’intensità del colore.
È un terroir che trae benefici dalle brezze marine del mare Adriatico, distante una decina di chilometri, e dall’influenza del massiccio della Maiella, che si trova circa alla stessa distanza. Effetti positivi sono portati anche dalla buona ventilazione quotidiana, in direzione est-ovest e dalla notevole escursione termica, sia tra le stagioni sia tra giorno e notte: fattori che creano condizioni ottimali per amplificare l’intensità olfattiva e accumulare le sostanze aromatiche, che sono alla base di uve per la produzione di vini di alta qualità e tipicità, caratterizzati da tannini ammorbiditi e da grande struttura.
Il vitigno Montepulciano merita un’attenzione particolare poiché, più di altri, esprime la forza del territorio: è il vitigno più coltivato in regione, fino a essere, la base del vino rosso abruzzese per antonomasia e naturalmente l’uva fondamentale della DOC Villamagna.
Le caratteristiche ampelografiche del Montepulciano e dei suoi 26 cloni sono alquanto omogenee: capacità di garantire produzioni costanti, ciclo vegetativo lungo e maturazione tardiva. La forma di allevamento generalmente utilizzata è la pergola abruzzese (tendone) anche se, da qualche anno, è in aumento la controspalliera e il cordone speronato. I sesti d’impianto più diffusi sono quelli a espansione media e la potatura medio-corta.
Dal vitigno Montepulciano si ottiene un vino dal colore rosso rubino intensissimo, impenetrabile, che con il tempo evolve verso il granato; all’olfatto è intenso e ampio e si percepiscono sentori di frutta rossa matura, frutta cotta, confettura di ciliegia, amarena, prugna, ribes nero, carruba, mirto, tabacco, note vegetali, terra bagnata, fiori appassiti, viola, rosmarino, radice di liquirizia, pepe nero, vaniglia, cannella, chiodi di garofano, cacao, polvere di caffè, cuoio e scia balsamica. Al gusto manifesta la sua generosità offrendo ancora una notevole intensità: molto caldo, di gradevole tannicità e sapidità, buona struttura e discreta acidità. Una ricchezza che si manifesta con la sua prolungata persistenza che consente maturazioni durature in legno e in bottiglia.
Il Villamagna racchiude tutte queste caratteristiche, arricchendole con un tratto originale di grande eleganza.
I produttori di Villamagna sono prevalentemente Cantine storiche, in una zona che ha la propria vocazione alla viticoltura da antichissima data, tanto da comparire addirittura in una bolla papale di Niccolò II del 1059. Il terreno utilizzabile alla coltura della vite copre circa il 90% del comprensorio. Quasi un quarto degli abitanti, circa 2300, è addetto a lavori legati al mondo del vino e quasi ogni famiglia ha la sua piccola vigna.
L’interazione dei fattori naturali con quelli umani, legati alla tradizione e alle consuetudini locali da un lato, e le moderne tecniche di allevamento e vinificazione dall’altro, consente di ottenere vini con forti elementi distintivi, con un valore aggiunto: il volto più elegante dell’essenza del Montepulciano, caratterizzato da profumi complessi, di grande struttura e persistenza gusto-olfattiva.
Il Villamagna è un vino ideale da abbinare a primi piatti come gnocchi di patate, cannelloni all’abruzzese, composti da tranci di sfoglia arrotolati e ripieni di carne mista di pollo, vitello e maiale, oltre alla “pasticcia”, stufato di polenta con salsicce, uova e pecorino grattugiato. La tipologia Riserva è perfetta con il cosciotto d’agnello o capretto al forno, brasato di manzo al Montepulciano e il carré di maiale con frutti di bosco e purea di mele.
La produzione totale è di 70 mila bottiglie per la tipologia base e di 20 mila bottiglie per la Riserva. Le sette Aziende produttrici si trovano tutte nel paese di Villamagna: Cantina Sociale Villamagna, Cascina del Colle, Palazzo Battaglini, Piandimare, Torre Zambra, Valle Martello, Agricosimo.
Giorgio Vizioli