All’Hotel Melià un ampio banco degustazione promosso da Gowine
Milano, 2 Febbraio 2024-L’Italia conta nella sua interezza un’incredibile quantità di vitigni autoctoni, sia a bacca bianca che nera (circa 350), ovvero quelle particolari varietà che vengono coltivate solamente (e mai trapiantate in altri areali) nel luogo di provenienza.
Un ricco patrimonio di biodiversità legato a doppio filo col territorio, che necessita una grande valorizzazione e allo stesso tempo anche tutela e difesa nell’universo agricolo, puntando senza se e senza ma all’alta qualità.
La valorizzazione del vino autoctono è da anni una mission per i comunicatori della Testata Giornalistica Borghi d’Europa, soprattutto all’interno del Percorso d’Informazione “Eurovinum, i Paesaggi della Vite e del Vino”, dove vengono raccontati vini, territori e persone, seguendo i principi dell’interculturalità.
Un appuntamento mirato di grande interesse è stato il Banco d’assaggio “Autoctono si Nasce”, promosso da Gowine e giunto a Milano alla quindicesima edizione, svoltosi nella location dell’Hotel Melià il 26 Gennaio u.s. .
L’evento ha visto presenti circa 60 vitigni autoctoni italiani, suddivisi tra Cantine partecipanti e un’ampia selezione di etichette nella parte Enoteca, richiamando l’interesse sia degli operatori del settori che degli enonauti.
Gli assaggi di Borghi d’Europa al Banco di Gowine:
In Sicilia della Cantina Horus di Vittoria (Rg) il Sicilia Grillo Doc Sole e Terra e il Blend Sicilia Rosso Doc Corda Pazza (da uve Sirah, Frappato e Nero d’Avola), poi di Tenute Camilleri di Campobello di Licata il Grillo Sicilia Doc e il Rosato Fermo Sicilia Doc 100% Nerello Mascalese, infine nella parte Enoteca della Cantina Alessandro di Camporeale (Pa) il Sicilia Bianco Catarratto Benedè 2022 e il Sicilia Bianco Grillo Vigna di Mandanova 2022.
In Puglia, nella parte Enoteca, dell’Azienda Agricola Santa Lucia di Corato (Ba) apprezzati il Puglia Igp Fiano Gazza Ladra 2022 e il Castel del Monte Rosso Il Melograno 2020 (100% uva Nero di Troia).
In Abruzzo, sempre nella parte Enoteca, il Pecorino Collecivetta 2022 e il Montepulciano d’Abruzzo Testa Rossa Riserva 2019 di Pasetti di Francavilla al Mare nel Chietino, mentre dalle Marche, interessante e poco conosciuto il Bianco Colli Maceratesi Doc (100% uva Ribona) di Cantina Sant’Isidoro di Colbuccaro di Corridonia (Mc) e poi il Verdicchio di Matelica Sainale 2022 e quello Riserva Godenzia 2021 di Enzo Mecella di Fabriano (An),
In Toscana, precisamente da Bagno a Ripoli (Fi), è stato degustato il Rosso Ema, a base di Sangiovese e piccole percentuali di varietà autcotone locali della Cantina Podere Ema, fresco e abbastanza morbido.
Da Negrar di Valpolicella (Vr),il Valpolicella Ripasso DOC Classico Superiore 2020 Regolo e l’Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2017 Reius di Sartori di Verona, mentre da Prepotto (Ud) in Friuli, lo Schioppettino e i bianchi Friulano e Ribolla Gialla di Valerio Marinig.
Infine, dalle dolci Colline Novaresi in Alto Piemonte la Vespolina Doc Bona e il Matto Ghemme Docg della Cantina I Dof Mati, mentre dai Colli Tortonesi il Timorasso Doc Brezza d’Estate de I Carpini, presenti nell’angolo dedicato a Piccole Vigne del Piemonte.
Questa 15* edizione del Banco d’assaggio Autoctono si Nasce a Milano è stato un ampio viaggio volto a conoscere maggiormente il ricco patrimonio di varietà indigene del Belpaese, che contiunueranno ad essere comunicate da Borghi d’Europa.
In alto i calici!
Alessio Dalla Barba