Milano 28 febbraio 2024- A Gradisca d’Isonzo, Comune in provincia di Gorizia incastonato le famose colline del Collio, l’Altopiano del Carso e lungo il corso dello storico fiume Isonzo, sorge l’Azienda Agricola Blason, a conduzione familiare.
Una Cantina che vanta una notevole tradizione contadina, che unita alla passione e al rispetto per il territorio locale (suoli ricchi di argille, ghiaie rosse e pietre), cerca da sempre di ottenere vini molto espressivi e assolutamente sostenibili. Al timone dell’Azienda, che si estende per 45 ettari di cui 16 coltivati a vite, c’è oggi Giovanni Blason, coadiuvato dal figlio Andrea e dal braccio destro Alberto.
La Redazione di Borghi d’Europa ha partecipato alla presentazione di alcune etichette di Blason a Milano, presso l’Enoteca e Trattoria Vecchia Arena, a due passi dal centro della metropoli meneghina, potendo cosi approfondire il legame creatosi tra la famiglia Blason e il territorio isontino.
Una piacevola serata, davvero conviviale, dove Giovanni Blason ha raccontato ai giornalisti di Borghi d’Europa la propria filosofia di produzione dei vini, sapidi e minerali, capaci di esaltare le peculiarità del terroir di Gradisca d’Isonzo.
All’Enoteca Trattoria Vecchia Arena sono stati dunque degustati:
-La Ribolla Gialla Brut 2021della Linea Classica (Spumante Metodo Charmat lungo 6 mesi), davvero piacevole e persistente, rinfresca il palato lasciando una bella mineralità,
-Il Friulano Doc Isonzo 2022 (Linea Blasonato), bianco fermo con buon potenziale evolutivo, al palato risulta fresco e armonioso, con la classica nota ammadorlata piacevole nel finale,
-lo Chardonnay Friuli Doc Isonzo 2021, vino elegante,con un naso che colpisce per il mix di frutta a polpa gialla ed esotica, dotato di ottima sapidità,
-il Bruma Bianco Doc Friuli Isonzo 2018 (Blend da uve 70% Malvasia e 30% Friulano), vino complesso e di corpo, che presenta un finale che richiama la vaniglia,
-il Bruma Rosso Doc Friuli Isonzo 2020 (Blend da uve Cabernet Sauvignon 70% e Merlot al 30%), ha una bella intensità al naso, con note di confettura di fragoline di bosco e sentori balsamici e di cuoio e pellame in genere, al palato risulta avvolgente.
Un’ottima degustazione questa alla Vecchia Arena, che ha fatto capire quanto sia importante far risaltare nei calici le caratteristiche del territorio isontino, che oltre alla viticoltura vanta anche una grande storicità: per questo Borghi d’Europa proporrà il Comune di Gradisca d’Isonzo come Borgo del Gusto nella rinnovata rete dei Borghi Europei di questa prima parte di 2024.
Così va bene!
Alessio Dalla Barba