Terza edizione dell’evento bolognese che ha ospitato per la prima volta Spumantitalia
Milano, 19 Maggio 2025- Nella suggestiva cornice di Piazza Nettuno e Palazzo Re Enzo, nel cuore di Bologna, si è svolta la terza edizione della Bologna Wine Week, kermesse del buon bere, voluta e promossa da Gian Marco Gabarello attraverso la Società Ebrezze, che si occupa di ristorazione, accoglienza e valorizzazione delle eccellenze enologiche italiane.
Un evento che ha reso protagonista il capoluogo emiliano nel panorama vitivinicolo del Belpaese e che ha attirato numerosi appassionati winelovers, operatori del settore e giornalisti.
Una grossa novità di questa Bologna Wine Week è che dentro il suo contenitore molto articolato tra talk, masterclass e banco d’assaggio, si è svolta la settima edizione di Spumantitalia, l’evento ideato e curato da Andrea Zanfi che celebra l’anima spumeggiante italiana.
Questo festival del buon vino e delle bollicine d’autore ha visto la presenza di circa 80 cantine espositrici, con circa 400 etichette selezionate e pronte ad essere degustate e raccontate al pubblico, per una corretta diffusione della cultura del vino.
Borghi d’Europa ha partecipato alla seconda giornata della Bologna Wine Week, dedicata alle Masterclass mirate e al banco d’assaggio (la prima giornata, venerdì 9 maggio c.m. è stata incentrata su talk e conferenze), per dare risalto ad alcune eccellenze enologiche.
Assolutamente imperdibile la prima Masterclass “Old Sparkling. Degustazione metodi classici con più di 120 mesi sui lieviti”, dove siamo rimasti molto colpiti dall’Altalanga Docg 2011 (140 mesi s.l.) di Enrico Serafino, elegante, rotonda e complessa, poi il Trentodoc Aquila Reale Riserva 2013 di Cesarini Sforza (100% Chardonnay), bollicina cremosa e di grande finezza, poi l’Oltrepò Pavese Metodo Classico Brut Dosaggio Zero DOCG “Vergomberra” 2012 di Bruno Verdi e infine il Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2012 Magnum, tutte bollicine d’autore.
Molto interessante anche la seconda Masterclass “Forme e Bollicine: Viaggio Sensoriale tra Parmigiano Reggiano e Pignoletto”, dove nell’abbinamento con diverse stagionature di pregevole Pamigiano Reggiano, è stato molto apprezzato il Pignoletto Colli Bolognesi Docg di Tenuta Bonzara di Monte San Pietro (Bo).
Successivamente al banco d’assaggio sono stati degustati con piacere i vini tipici del Sannio dell’Azienda Agricola Fontana Reale, poi quelli dei Colli Bolognesi di Terre Rosse Vallania, le etichette della Valpolicella di Cà dei Conti di Tregnago (Vr), ed infine i due Buttafuoco Storico Doc (2 cru) dell’Oltrepò Pavese di Fiamberti di Canneto Pavese.
In alto i calici!
Alessio Dalla Barba

