La terza giornata di Vittorio Veneto,Borgo del Gusto si è aperta alla Osteria Dante da Buba,
con la presentazione del Percorso Internazionale Aquositas,le Vie d'Acqua.
Borghi d'Europa promuove infatti un circuito internazionale di borghi e territori (Aquositas), profondamente segnati nella storia e nell’ambiente dalla presenza di un elemento comune: l’acqua. Il circuito organizza e promuove dei percorsi internazionali d’informazione per mettere a confronto idee, iniziative, progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali, culturali ed ambientali dei territori di riferimento.
Le Terre del Piave sono state scelte come zona capofila del Percorso, che comprende anche: Mattuglie (Riviera Litoraneo-Montana Abazia,Croazia); Buje (Croazia); Portorose-Pirano (Slovenia) ; Stiria e Tirolo Orientale (Austria); Terre fra Piave Livenza Stella e Tagliamento, Chioggia; Riviera Romagnola; Fossacesia (Abruzzo) e la Calabria; il Canton Ticino; la Valtellina.
L'Itticoltura Tonini di San Bartolomeo di Saletto di Piave è intervenuta per far degustare la trota di risogiva affumicata.
" Il nostro allevamento ittico è realizzato con l'ausilio di ampie vasche alimentate da acque risorgive che danno garanzia di salubrità; il ciclo di vita del pesce viene accompagnato da un'alimentazione di tipo artificiale personalizzata in relazione all'età del pesce e alle sue esigenze. Le fasi del ciclo ittico sono accompagnate nel pieno rispetto dei tempi dettati dalla natura e senza esasperazione dei processi."
L'Osteria Dante da Buba ha quindi proposto l'aringa danese con il porro.
“La coltivazione del porro si è sviluppata soprattutto nelle regioni del centro Italia ed in Piemonte, specialmente a Chivasso. Il porro è usato in numerose ricette, in cui compare da protagonista. Usato in tutte le sue varianti, ben si adatta alle richieste crescenti di una cucina vegetariana e vegana. Nell’ultimo caso, alla buonissima crema di porro, realizzata con brodo vegetale, farina, olio extra vergine d’olivo e crostini, basterà sostituire il parmigiano reggiano con del lievito in scaglie, ed ecco una ricetta vegana. Il porro è ottimo gustato lesso, con un filo d’olio, può anche essere usato per i soffritti in sostituzione della cipolla o dell’aglio. Il sapore, decisamente più dolce, è ideale per i palati più delicati. Per apprenderne al meglio il suo largo impiego bisogna sbizzarrirsi con le zuppe, regine dell’inverno, dove mescolato al farro ed all’ orzo, arricchirà di gusto di ogni pietanza.”
Erik Moro, dell'azienda agricola Sergio Moro di Farra di Soligo, ha presentato i suoi vini col fondo
e,in particolare, quelli ColFondo Agricolo, massima espressione qualitativa della Glera rifermentata in bottiglia, senza sboccatura. Uve selezionate, colori torbidi e tappi a corona: elementi che si fondono, in una combinazione sempre diversa, per dare vita a vini dalla forte personalità, complessi, longevi. Naturalmente artigianali, con un tocco rock.
Da disciplinare i vini ColFondo Agricolo devono essere imbottigliati tra marzo e giugno dell’anno successivo alla vendemmia, mentre l’uscita nel mercato deve iniziare obbligatoriamente l’anno successivo all’imbottigliamento. Una scelta che vuole trasmettere e dare valore alla longevità di questo vino che, normalmente, attende solo un paio di mesi dall’imbottigliamento per la vendita. Lasciato riposare in bottiglia, rivela grandi sorprese.
“Quando produciamo i nostri vini ci sentiamo quasi dei sarti. La trama è fatta di terra, viti e uve, e a noi non resta che andare a tagliare e cucire, per dare vita alla nostra creazione: unica, personale, irripetibile. Un vino lento, rispettoso del tempo e dei tempi, che ha bisogno di pazienza per nascere e di pazienza per essere consumato. Non una bevanda, ma la sublimazione di una vita, quella del vignaiolo. È la bottiglia che non manca mai in tavola e che racconta senza filtri esperienza e fatica, onestà e sudore, freschezza e semplicità. “
Per il Percorso La Via dei Norcini, il Salumificio San Giacomo di Vittorio Veneto ha proposto in degustazione la pancetta e la pancetta coppata.
“Il salumificio San Giacomo per valorizzare il passato e mantenere inalterate le antiche tradizioni ha fatto sì che anche i sapori di una volta si siano mantenuti nel tempo. E’ proprio nel rispetto della tradizione che nasce il nostro laboratorio artigianale; l’esperienza nel settore, l’uso di carni suine nostrane, ma soprattutto la lavorazione manuale accurata dei nostri prodotti sono la garanzia della genuinità e della bontà quotidiana in tavola.”
Alessio Dalla Barba