Andiamo a scoprire com’è andata la settima edizione della famosa kermesse enologica piemontese
Milano, 8 Febbraio 2023- Il 30 e 31 gennaio u.s, a Torino, nella splendida cornice delle Ogr si è svolta la settima edizione di Grandilanghe, a famosa kermesse enologica volta a promuovere le eccellenze di Langhe, Roero e per la prima volta anche ai Nebbiolo dell’Alto Piemonte (le 8 Doc Boca, Bramaterra, Colline Novaresi, Coste della Sesia, Fara, Lessona, Sizzano, Valli Ossolane e le 2 DOCG Gattinara e Ghemme).
Un banco d’assaggio che ha visto protagoniste circa 240 cantine, pronte a presentare nuove e vecchie annate di vini assolutamente rappresentativi dei loro territori ( per le Langhe, il Barolo 2019 e Barbaresco 2020) ad un notevole flusso di operatori del settore e buyer internazionali (ottima e strategica la scelta di confermare la manifestazione nel capoluogo piemontese).
L’Italia del Gusto ha presenziato anche quest’anno a Grandilanghe, ritenuta rassegna di prim’ordine per la comunicazione e la diffusione di una cultura del vino sana e giusta: il Piemonte con le sue molteplici zone vinicole è infatti parte importante dei progetti d’informazione del Percorso Internazionale Eurovinum, Paesaggi della Vite e del Vino.
Gli assaggi dell’Italia del Gusto a Grandilanghe sono iniziati con la zona del Roero:
-veramente interessanti i Roero Arneis Docg Riserva Bric Varomaldo annate 2022 e 2019 dell’Azienda Agricola Generaj Gian Paolo Viglione di Montà (Cn), il Roero Arneis Docg San Michele 2021 e il Riserva Docg San Defendente 2020 di Deltetto di Canale (Cn) e poi il Roero Arneis Docg 2022 e il Riserva Docg Savij 2019 dell’Azienda Agricola Careglio di Baldissero d’Alba (Cn)
-per quanto riguarda il Roero rosso,, molto apprezzati ll Roero Docg Batistin 2019 e il Riserva Docg 2018 della Cantina Mario Costa di Canale (Cn), poi il Roero Docg Bric Nota 2019 di Bajaj di Monteu Roero (Cn) e last but not least, il tris di Roero Riserva Docg S.S. Trinità 2018, Monbeltramo 2017 e Renesio 2011 di Malvirà di Canale.
-Barbaresco: davvero ottimi il Barbaresco Docg Riserva 2015 Basarin e l‘altra Riserva Docg, sempre 2015 San Cristoforo Campo Quadro di Punset, azienda agricola biologica di Neive (Cn) e poi il Barbaresco Docg Rabaja 2020 e la Riserva Docg Rabaja 2016 di Giuseppe Cortese.
-tra i Barolo notevoli ll 2017 Docg e il 2009 Docg della Famiglia Anselma, poi le due riserve di Anselma Giacomo di Serralunga d’Alba, il 2015 Docg Collaretto e il 2014 Docg Vigna Rionda, il Barolo Docg 2019 Riva Rocca e, sempre 2019 il Barolo Docg Sorano di Claudio Alario di Diano d’Alba (Cn), ed infine il Barolo Docg 2019, il Docg 2018 Pichemej e il Docg 2018 Bussia dell’Agricola Marrone di La Morra, azienda agricola di La Morra (Cn), già comunicata dall’Italia del Gusto in altre occasioni.
Inoltre, è stato ritenuto un rosso dalle grosse potenzialità il Langhe Doc Nebbiolo Frac 2021 di Simone Cerruti, piccola e giovane realtà di Castiglione Tinella (Cn)
In alto i calici!
Alessio Dalla Barba