Laguna di Marano: è nata qui a due passi dal mare la birra "620 passi". Racchiude nel suo sapore storie di mare e di pesca, di gente friulana e di parlata veneta con una ricetta altamente innovativa studiata dai mastri birrai lagunari. Anticamente Marano, sotto il patriarcato di Aquileia (capoluogo di una delle provincie del Sacro Romano Impero), era il punto di forza contro i nemici provenienti dal mare. La Repubblica di Venezia mirava a farla sua per avere il dominio incontrastato sull’alto Adriatico; nell’anno 1543 Marano passa definitivamente sotto il dominio della Serenissima che come ricordo lasciò alla cittadina il dialetto Veneto.Roberto Regeni.nume tutelare del "Birrificio 620Passi" (via Sinodo 8, Marano Lagunare),racconta : "I passi a cui si siamo ispirati per l’etichetta, si riferiscono al perimetro delle mura di cinta di Marano, dove i soldati facevano la ronda (un passo = 1,40 m.). "
Dopo l’incontro con Borghi d’Europa alla Trattoria da Vico a Colloredo di Montalbano,i giornalisti e i comunicatori della rete internazionale hanno invitato il Birrificio alle giornatedi informazione che si sono tenute a Salgareda, nella golena della Piave, per la presentazione dei Percorsi Internazionali, segnatamente La Via della Birra.
"Dalle ricette altamente innovative studiate dai mastri birrai lagunari - osserva Gianfranco Leonardi,direttore di Degusta Magazine-, sono arrivati ad un assortimento con una lager bionda molto beverina, l’Arsura (4 gradi e mezzo) chiara leggera, con sentori di cereale e note erbacee da luppoli tedeschi e cechi, poi la Cortona, color rubino, dolce e mediamente corposa, con note di toffee e frutta matura; la Fipa, una "Indian ale" da 6° ambrata, luppolata con luppoli americani, sentori di frutta tropicale e pompelmo; e anche una rossa, belgian ale che ha 6°,4. Ultima arrivata, una nera, Imperial stout, leggermente affumicata (torbata) da 6°,08 uscirà a Natale. "
L’inserimento del Birrificio 620Passi permette anche al borgo lagunare di parteciparealle iniziative di informazione del progetto ’L’Europa delle Scienze e della cultura’, patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica- Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), che si sviluppa per tutto il2020 in oltre dieci Paesi europei.
"L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI)- osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d’Europa-è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-ionica.La IAI ha origine il 19 - 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministridegli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della "Dichiarazione di Ancona" sulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa. Ad oggi la IAI conta 10 membri, la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina".
Alessio Dalla Barba